venerdì 31 gennaio 2014

Pappardelle integrali con calamari, seppioline e gamberetti





Chi dice che la pasta integrale non è buona?
Io la mangio sempre: sono anni che uso cibi integrali, e la pasta in particolare ha un ruolo molto importante nella dieta di chiunque, non bisognerebbe mai farne a meno.
Una quantità adeguata ma è bene mangiarla!
Che sia integrale o meno.

La cosa che più mi sorprende (in bene) è che nel corso degli anni, finalmente, molte case produttrici hanno "imparato" a fare e distribuire prodotti integrali al pari di alimenti prodotti con farina raffinata.
Sicuramente l'hanno fatto perché c'è più richiesta, il mercato, ed in questo caso il consumatore finale, sta imparando piano piano a volersi più bene e chiede cibi migliori!
Prima trovavo soltanto pochi tipi di pasta...adesso non solo ce ne sono tanti ma sono di ottima qualità (vedi per esempio le paste di Gragnano, la Garofalo).
P.S. Non faccio nessuna pubblicità ad alcuna azienda, esprimo solo il mio gusto personale.

Se si confronta il sapore dei due tipi di pasta, con il medesimo condimento, si noterà che la differenza non è poi tanta: se poi ci si sofferma sui benefici dei prodotti integrali...non c'è molta scelta! Pasta integrale sia!!!

In casa mia la mangio solo io, purtroppo: i maschietti non la gradiscono, anche se mio figlio a volte l'assaggia da me e gradisce.
Sono quindi costretta sempre a cucinare e ad avere doppi tegami sul fuoco!

Comunque queste pappardelle...erano davvero buonissime!!!





Pappardelle integrali con calamari, seppioline e gamberetti

(per 2 persone)

150 gr. di pappardelle Garofalo
una decina di pomodorini Pachino
2 piccole seppioline
2 piccoli calamari
10 gamberetti
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale
prezzemolo

Pulite il pesce e tagliate a rondelle i calamari e le seppioline.
I gamberetti puliteli privandoli delle teste e del carapace e mettete da parte.
In un piccolo tegamino mettere le teste e le parti del carapace dei gamberetti, versare dell'acqua, salare appena e mettere a bollire sul fuoco facendo una sorta di fumetto molto molto semplice ma che ci servirà per dar maggiore sapore al sughetto.
In una padella mettere lo spicchio d'aglio intero, schiacciato o tritato, come meglio preferite: io preferisco schiacciarlo, mi piace molto il sapore dell'aglio.
Versare l'olio evo in quantità moderata, accendere la fiamma e far leggermente colorare l'aglio.
Nel frattempo tagliare i pomodorini a metà: appena l'aglio è pronto, togliere la padella dal fuoco, versare i pomodorini e farli saltare in padella.
Rimettere la padella sul fuoco, salare, versare del prezzemolo tritato e far cuocere per 5 minuti circa.
Trascorso questo tempo, versare le seppioline, i calamari e i gamberetti, farli cuocere per qualche minuto e poi versare un po' del fumetto che nel frattempo si è ristretto.
Far cuocere per qualche altro minuto ed il condimento è pronto.

Cuocere la pasta: queste pappardelle cuociono in 13 minuti esatti.
La pasta integrale non bisogna scuocerla, va mangiata al dente, come andrebbe mangiata la pasta in generale!

Accendete la fiamma sotto la pentola con il sughetto, scolate le pappardelle conservando un po' di acqua di cottura (se ne servisse per spadellare) e fate saltare il tutto in padella aggiungendo ancora del prezzemolo tritato.

Impiattate e servite: un giro di olio evo e inforchettate!






mercoledì 29 gennaio 2014

Muffin per merenda



Le merende dei nostri figli, a casa come a scuola, dovrebbero essere sane, genuine, mai uguali (altrimenti si stancano e si lamentano...) e soprattutto buone!
Per quanto mi riguarda posso ritenermi soddisfatta: mio figlio spazia dalla merenda salutistica, vegetariana, direi anche vegana, alla merenda molto calorica, consistente, saporita e molto spesso cioccolatosa!

Mattine in cui per la merenda a scuola porta carote, finocchi, pomodorini, frutta...altre mattine biscotti di frolla, farciti o meno, pane e marmellata o, come da richiesta odierna, muffins al cioccolato.

...e non c'è niente di male nel fargli mangiare un dolcetto al cioccolato, si alterna alla verdura e alla frutta ed é felice!

Ecco la ricetta di questi muffins, che Alessandro ha già assaggiato, e già apprezzato: pollice su! Meno male...! 




Muffins al cacao e gocce di cioccolato

(Per 12-14 muffin)

210 gr. farina 00
210 gr. zucchero semolato
70 gr. cacao amaro
3 uova
150 ml. latte
130 gr. burro fuso
50 gr. gocce di cioccolato
6 gr. di lievito in polvere per dolci
4 gr. di bicarbonato di sodio





E dopo la mise en place...passiamo alla preparazione.

In una ciotola capiente montare con le fruste le uova con lo zucchero: aggiungere lentamente il burro fuso e dopo il latte a filo.
Mescolare ancora un po' ed incominciare ad inserire la farina, il cacao ed i lieviti, tutti setacciati, a poco a poco.
Infine, incorporare le gocce di cioccolato con una spatola.

Preparare la teglia per muffins con i pirottini, versare il composto per 3/4 ed infornare in forno caldo a 180 gradi per 20 minuti circa.
Che siano pronti ve ne accorgete dall'odore...io non uso fare prova stecchini, spessissimo non serve perché "lo sento".

Sfornate, lasciate raffreddare e...buona merenda! 
















lunedì 27 gennaio 2014

Pizza di polenta




La pizza é la pizza, lo sappiamo! Ma la polenta...é troppo buona!
É avvolgente, rassicurante, calda, morbida, corposa e poi, quando fa freddo é l'ideale!
Io la mangio da sempre, da quando in inverno andavamo in campeggio  con la nostra roulotte in Val di Fassa con la famiglia.
La polenta é molto nordica, ce ne sono diverse varietà.
A me piace la polenta gialla, quella grossa, quella che si cuoce nel paiolo di rame! 
Mia madre l'ha sempre cucinata, lei ha raccolto negli anni le varie cucine "di famiglia": le cucine delle regioni di provenienza e le cucine delle regioni frequentate.
Ne ha tratto il meglio, insegnandoci a mescolare tradizioni e gusti.
Mia nonna materna era di origine pescarese, mio padre é riminese, noi sorelle siamo cresciute in un clima festoso con gusti che percorrono il litorale adriatico!

Tutte cucine gustose, sapori decisi, piatti tipici e tanto colore!

La polenta é un piatto che di solito mia mamma prepara la Domenica a pranzo nelle fredde giornate in cui camino acceso e piatto con sugo, salsiccia e polenta riscaldano non solo le nostre pance!

L'idea di creare un piatto storico come la pizza ma fatta di polenta mi ha solleticato parecchio la fantasia, così spinta dall'idea vista su un mensile di cucina, ho voluto prepararla.

Ecco qui i passaggi della preparazione...

Pizza di polenta

Per la polenta:
300 gr. di farina di mais
2 litri di acqua
Sale

Per il sugo:
150 gr. di salsiccia grande di suino 
150 gr. di funghi pleurotus (ma molto meglio Cardonelli, Finferli...io ho trovato solo i pleurotus)
400 gr. di passata di pomodoro
1 foglia di alloro
Prezzemolo q.b.
Oli evo
Sale

Per il condimento finale:
100 gr. di mozzarella
Parmigiano grattugiato

Dunque, iniziamo col cuocere la polenta.





Se non avete il paiolo, prendete un tegame capace di contenere i due litri d'acqua possibilmente antiaderente.
Portate a bollore l'acqua, salatela è versate a pioggia la polenta mescolando rapidamente con una frusta: dovete evitare che si formino grumi.
Mescolate bene e quando ritorna a bollire poggiate il coperchio sulla pentola lasciando lo spazio per far fuoriuscire il vapore con un cucchiaio di legno, che servirà per mescolare la polenta e portate al minimo la fiamma.
Il tempo di cottura della polenta dipende dalle caratteristiche della farina di mais che scegliete: questa usata da me ha una cottura di 90 minuti.
La polenta, durante i 90 minuti, va mescolata con il cucchiaio di legno, regolarmente, ma durante l'ultima mezz'ora va mescolata più spesso facendo attenzione affinché non si attacchi sul fondo.





Nel frattempo preparate una pirofila tonda e bassa di ceramica e rivestitela con carta da forno.

A cottura ultimata, versare la polenta ancora bollente nella pirofila e con i dorso del cucchiaio appiattite la parte centrale e formate un cordone nella parte periferica della pirofila come fosse il bordo di una pizza.
Lasciare ben raffreddare.

Ora passiamo alla preparazione del sugo:

Mondate i funghi e tagliateli a listelli non troppo piccoli.
In una pentola versare l'olio e far soffriggere la salsiccia che avrete precedentemente privato del budello e tagliato a pezzettini piccoli.
Quando la salsiccia é ben cotta versare i funghi, il prezzemolo e la foglia d'alloro.





Far cuocere anche i funghi, versare la salsa, salare e allungare con un po' d'acqua, mescolare e far cuocere il sugo, senza coperchio, fino a farlo restringere ma non troppo.






Tutto é pronto per assemblare la pizza.

Tagliare la mozzarella a fette spesse, metterla tra fogli di carta cucina per far assorbire l'acqua in eccesso.

Versare sul fondo della polenta in pirofila abbondante sugo, con tutto il condimento, mettere le fette di mozzarella, cospargere con un po' di parmigiano grattugiato e completare con il sugo rimasto.





Infornare in forno già caldo a 230 gradi per una decina di minuti.

Tagliare e servire calda.





sabato 25 gennaio 2014

Panini dolci all'arancia con gocce di cioccolato



Capita a volte che organizzi una giornata in una certa maniera e poi, qualcosa le fa cambiare rotta.
Un Sabato che sembrava dovessi viverlo in esterna é diventato una giornata tutta casa e cucina!
Nulla di strano per me, quando non lavoro, passare tanto tempo tra pentole, fornelli e teglie...

Oggi ho preparato un "panino coccola" dolce; ricetta presa da un libro di Sara Papa una brava maestra e docente di cucina.
Un lievitato dolce che va bene per colazione o anche per una pausa pomeridiana, quando una pioggia a vento, il freddo e la stanchezza di una settimana si fa sentire.






Panini dolci all'arancia con gocce di cioccolato

Per 15 panini circa

600 gr. farina 00
350 gr. di succo di arancia
100 gr. gocce di cioccolato
40 gr. miele d'acacia
12 gr. lievito di birra
50 gr. burro
10 gr. sale
Olio evo

2 tuorli
Zucchero di canna grezzo
Latte
Sale

Su di una spianatoia setacciamo la farina formando una fontana: versiamo al centro il succo di arancia filtrato (le mie arance erano molto rosse!) ad una temperatura di 23 gradi, il lievito, il miele, poi il burro a pomata e il sale.
Lavorare bene l'impasto amalgamando tutti gli ingredienti.
A questo punto aggiungere le gocce di cioccolato che vanno poste, precedentemente, un'ora in congelatore per far si che non si sciolgano quando le uniamo all'impasto.
Formare una palla e porre in una ciotola unta con un po' di olio e coprire con pellicola alimentare.
Far lievitare fino al raddoppio: io ho posto la ciotola nel forno spento ad una temperatura di 30 gradi per circa 3 ore e mezza.

Trascorso il tempo necessario riprendere l'impasto e rompere la lievitazione: tagliare in piccoli pezzi e formare delle palline di 80 gr. circa, porre sulle teglie coperte da carta da forno.
Prima di coprire e far lievitare ancora per 30 minuti, spennellare la superficie con i due tuorli emulsionati al sale e a 3 cucchiaini di latte.

Trascorsi i 30 minuti, spennellare ancora con l'emulsione di tuorli facendo attenzione a non smontare la lievitazione.
Cospargere i panini con lo zucchero di canna e infornare in forno già caldo a 220 gradi per circa 15 minuti.
Lo zucchero di canna in forno si caramellerà rendendo scura la parte superiore.




venerdì 24 gennaio 2014

Chocolate chip cookies


Un omaggio alle preparazioni americane, un biscotto visto tante tante volte dovunque ma che non stanca mai! 
La friabilità e quei pezzi di cioccolato che ti ritrovi a mordere, ti lasciano sempre una piacevole sensazione!

Per una colazione dolce e saporita, per uno spuntino, per una goloso momento della giornata, questo cookie va benissimo.

Io non sono mai d'accordo nell'usare lieviti nei biscotti, nelle frolle, ma in questi, gli agenti lievitanti previsti ci vanno.
Cerco sempre di usare il meno possibile prodotti chimici, specialmente nei dolci, anche perché non mi piace affatto quel sapore "chimico-frizzante" che si deposita sulla punta della lingua...per non parlare della vanillina!!! 

Questa ricetta é di Maurizio Santin, versione a me molto gradita.
Ve la propongo...





Chocolate chip cookies

200 gr. burro a pomata
200 gr. zucchero semolato 
370 gr. farina 00 per dolci
250 gr. cioccolato fondente al 50% 
1 uovo più 1 tuorlo
5 gr. lievito in polvere per dolci
2 gr. bicarbonato
1 pizzico di sale

Iniziare col tritare il cioccolato (si possono usare anche le gocce di cioccolato) e in un contenitore porre in congelatore.
In una ciotola mescolare bene il burro a pomata con lo zucchero ed il pizzico di sale con un cucchiaio di legno.
Aggiungere l'uovo ed il tuorlo facendoli amalgamare bene, poi la farina con il lievito e il bicarbonato setacciati.
Far assorbire bene la farina: a questo punto versare il cioccolato tritato e mescolare tutto il composto.

Porre la ciotola in frigo per mezz'ora coperta con pellicola per far indurire l'impasto.

Trascorso il tempo prendere la ciotola e versare metà dell'impasto su della pellicola creando con le mani un cilindro: fare la stessa cosa con l'altra metà dell'impasto su dell'altra pellicola alimentare.





Chiudere i cilindri alle estremità formando così dei salsicciotti.
Porre in frigo per 30 minuti almeno per farli ben rapprendere: io li ho preparati la sera prima così mi sono assicurata una buona solidificazione del burro, in modo tale da permettere di ottenere un biscotto ben friabile.





Accendere il forno a 180 gradi ventilato.
Togliere dal frigo i cilindri, privarli della pellicola e con un coltello affilato tagliare delle fette spesse 1-1,5 cm. 
Posizionarli nelle teglie con carta da forno abbastanza distanziati e cuocerli, in forno già caldo per 13/15 minuti.
Devono essere leggermente colorati.
Togliere dalla teglia e lasciare ben raffreddare su una gratella.





A colazione, una tazza di latte, questi cookies, un bacio romantico e...buona giornata!



                           

lunedì 20 gennaio 2014

Una torta di mele...capovolta!




Le mele sono sempre nei miei pensieri: le mangio sempre e le userei sempre, per ricette dolci come per ricette salate.
Di torte di mele già ne ho fatte qui sul blog ma questa ancora no: la Tarte Tatin.
Qualche mela in frigo di solito c'è sempre, una base la si fa in poco tempo, e via, un dessert é pronto con pochissimi ingredienti!

Anche per questa, come per tanti altri dolci, ci sono diverse varianti: questa fatta da me é una variante semplicissima.






Tarte Tatin

Per una teglia di 18 cm. di diametro

200 gr. di pasta brisée come da ricetta
2 mele Golden
80 gr. di zucchero semolato
1 cucchiaio d'acqua

Versare nella teglia di cottura lo zucchero e il cucchiaio d'acqua, metterlo sul fornello e far caramellare.
Appena pronto il caramello, spegnere.
Nel frattempo sbucciare le mele e tagliarle ognuna in 8 spicchi.
Inserire gli spicchi di mela nella teglia adagiandole sul caramello, farle entrare tutte inserendole possibilmente a spirale.
Stendere la pasta brisée ed adagiarla sulle mele in teglia, premendo bene sui lati, facendo in modo che tutte le mele lateralmente siano ben coperte.
Intanto accendere il forno ventilato a 170 gradi mettendo la teglia in frigo durante l'attesa.
Cuocere per 45 minuti circa.

Lasciare raffreddare la Tarte per 5 minuti circa e poi capovolgerla sull'alzatina o sul piatto di portata.





domenica 19 gennaio 2014

Leggere come un sospiro!


Quando qualcosa che potrebbe finire un po' male va a finire bene, per fortuna, si tira un sospiro di sollievo...
Un sospiro...leggero...una nuvola!

Una meringa, leggera, una nuvola da sciogliere in bocca...
Ed ecco le meringhe!
Di solito le meringhe le faccio quando ho albumi in eccesso da utilizzare, le faccio e le conservo per decori o le regalo!




Queste le ho volute "bagnare" nel cioccolato per aumentare la golosità di chi le mangerà! 

Meringhe (meringa francese)

(Dosi per 2-3 teglie di meringhe)

300 gr. zucchero finissimo (tipo Zefiro)
150 gr. albumi (vecchi di 1-2 giorni)
2-3 gocce d'aceto

Versare nella planetaria gli albumi a temperatura ambiente (consiglio di pulire bene il contenitore dove montare gli albumi sgrassandolo bene: non si montano o si montano male in presenza di grassi) e iniziare a far andare a velocità medio bassa la frusta: versare 2 o 3 gocce di aceto che aiuta a montare e solidificare bene i bianchi.
Far schiumare per bene ed aggiungere poco alla volta lo zucchero: una volta versato lo zucchero aumentare la velocità e montare bene il tutto fino a che non diventa ben lucido.

Preparare le teglie con carta da forno, la sac à poche e il beccuccio a stella.

Versare la meringa nella sac à poche e disegnare le meringhe sulla carta da forno come più vi piace.

Cuocere in forno già caldo a 100 gradi per 2 ore e mezza: trascorso metà del tempo inserire un cucchiaio di legno nello sportello del forno per far fuoriuscire l'umidità fino a cottura ultimata.
Io li ho cotti di sera e dopo le 2 ore e mezza ho spento il forno e le ho lasciate tutta la notte in forno, così si sono asciugate bene.

Utilizzare così come sono o decorare con cioccolato come ho fatto io.







giovedì 16 gennaio 2014

Cena con bacchette!


Reduci da una cena giapponese, gustata in piacevole compagnia, a mio figlio é scattata la fissa delle bacchette!

Si è fatto regalare un sacco di bacchette e vorrebbe usarle ogni giorno, nonostante la sua superba abilità...nel far cadere il cibo!
Come la mamma, d'altronde!

Qualche sera fa ho organizzato una cena in Chinese style...e tutti a bacchettare!

Pollo alle mandorle

Per 3 persone:
500 gr. di petto di pollo a fettine
3 carote medie
2 zucchine medie
100 gr. di mandorle pelate
3 cucchiai di salsa di soia
farina q.b.
olio evo q.b.
sale q.b. (molto poco...)
150 gr. riso basmati

Tagliare a julienne le carote e le zucchine: delle zucchine, utilizzare soltanto la parte verde, la più saporita.
Prendere una padella wok, versare dell'olio e far cuocere per 10 minuti circa le verdure, salarle leggermente e far saltare in padella il tutto.



                                



Intanto tostare le mandorle in un padellino a fuoco bassissimo.
Tagliare il petto di pollo in tante piccole striscioline: passarle poi in un po' di farina, ma molto poca.

Nel frattempo cuocete il riso basmati: portate a bollore l'acqua in un pentolino, salate l'acqua e fate cuocere per 10 minuti con il coperchio sul pentolino.
A cottura ultimata, scolare e mettere in una ciotola.

Ora riaccendere il fuoco sotto la wok, e quando tutto è bello caldo versare il petto di pollo e far rosolare bene.
In una ciotolina versare i 2 cucchiai di salsa di soia, un po' d'acqua e dell'olio (le quantità dipendono anche dal gradimento personale della salsa di soia), emulsionare e versare in padella facendo saltare bene il tutto.
Versare anche le mandorle tostate e finire di cuocere.

Adesso impiattiamo.
E mangiamo...attenti alle bacchette!!!











martedì 14 gennaio 2014

Un dessert al cucchiaio, la Crème Brûlée



Avete della panna in frigo, un po' di latte e qualche uova?
In poco tempo potete preparare un dessert cremoso e gustoso, d'effetto e ideale per un dopo cena.
Qualche cucchiaiata di crème brûlée ed il sorriso é assicurato!


Quando sfoglio i libri di pasticceria, c'è sempre l'imbarazzo della scelta su cosa provare a fare: anche questa volta la pagina prescelta é quella di un libro di Maurizio Santin "Pasticceria - le mie ricette di base" dove ci sono tante tante idee per poter creare un buon dolce o solo una base da gustare semplicemente come in questo caso.








Crème Brûlée

540 gr. panna fresca
120 gr. tuorli
70 gr. zucchero semolato
60 gr. latte
1 baccello di vaniglia 
Zucchero di canna

In una ciotola versare i tuorli ed inserire i semini della bacca di vaniglia mentre in un pentolino portate a bollore la panna ed il latte con il baccello.
Mescolare i tuorli con lo zucchero e versarci il latte e panna appena raggiungono il bollore.
Mescolare bene per far sciogliere lo zucchero.
Preparare gli stampi (per queste quantità ho usato 6 stampi in ceramica tipici per le creme da cuocere in forno, larghe e basse) e preparare una teglia per la cottura a bagnomaria: inserire le ciotole nella teglia, versare acqua calda fino a 3/4 dell'altezza degli stampi e versare la crema calda filtrandola prima per eliminare eventuali impurità.
Cuocere in forno caldo statico a 120 gradi per 1 ora circa, fino a che la superficie é compatta e l'interno ancora tremolante.

Una volta cotte, togliere le ciotole dalla teglia, farle raffreddare e poi riporle in frigo almeno per un paio d'ore.
Quando sono pronte, riprenderle dal frigo, cospargere con zucchero di canna (io ho usato lo zucchero di canna Panela, con un leggero gusto di liquirizia), accendere il grill del forno alla massima potenza, e nel frattempo che raggiunge la temperatura, preparare una teglia dove metterete due strati di carta cucina sul fondo, appoggiare le ciotole di crema sul fondo e inserire cubetti di ghiaccio tutti intorno, dopodiché versare acqua molto fredda fino a 3/4 dell'altezza delle ciotole.
Inserire in forno per qualche minuto finché lo zucchero non si caramella.
Togliere dal forno, far raffreddare e poi servire.







Alternativa per caramellizzare la superficie é il cannello da pasticceria: se l'avete usatelo.








domenica 12 gennaio 2014

Brownies



Un dolcetto facile, veloce e American Style, i brownies.
Questa é una versione del Maestro MSantin tratta dal sul libro "I dolci di casa mia": si preparano in poco tempo e lasciano un profumino in casa delizioso!

Dedico questo dolce alla parte di famiglia che abbiamo negli USA, a NY, e che speriamo presto di andare a trovare: Eric...aspettateci!






Brownies
(Per 20-25 brownies)

145 gr. cioccolato al 70%
260 gr. burro
250 gr. zucchero semolato
150 gr. farina 00
140 gr. noci sgusciate
260 gr. uova intere
Semi di 1/2 baccello di vaniglia

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro morbido.
In una ciotola, montare le uova con lo zucchero e i semi della bacca di vaniglia.
Versare a filo il cioccolato e il burro fusi sulla montata di uova e mescolare con una spatola, delicatamente.
Aggiungere quindi la farina setacciata sempre mescolando con la spatola ed infine unire le noci.
Versare l'impasto in una teglia quadrata o rettangolare foderata con carta da forno e cuocere in forno caldo a 170 gradi forno ventilato per 35-40 minuti.
La superficie deve essere asciutta e l'interno umido.







sabato 11 gennaio 2014

Emoticons...in forno!




Cucinare é passione, cucinare é dedicarsi.

Che io abbia poco o molto tempo, che io cuocia una fetta di carne in padella o faccia una bavarese ai tre cioccolati, impiego quel tempo con passione e cura.
Mi piace e mi appaga porgere un piatto a tavola che venga apprezzato anche nella sua estrema semplicità: la cucina esprime molto della nostra personalità e dei nostri umori. 

Oggi ero serena ed energica e così, due torte rustiche, sono venute fuori dal forno...con un sorriso!!!





Torta rustica

Pasta brisée
500 gr. Farina 00
250 gr. Burro
125 gr. Acqua
8 gr. Sale

Su di un piano di lavoro setacciare la farina creando una fontana al centro.
Unire il burro, il sale e l'acqua, impastare il tutto velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Avvolgere l'impasto nella pellicola alimentare e riporre in frigo almeno per un'ora.

Ripieno per la variante alla carne (per una teglia di 18 cm.)
150 gr. di carne macinata di vitello
100 gr. di carne macinata di maiale
50 gr. Parmigiano grattugiato
150 gr. mozzarella
1 uovo
Sale q.b.
Olio evo q.b.

Tagliare a dadini la mozzarella e metterla ad asciugare su della carta cucina per eliminare i liquidi.
In una padella versare dell'olio e soffriggere a fuoco medio alto la carne macinata; una volta cotta, salare e spegnere il fuoco.
Versare in padella la mozzarella tagliata, il parmigiano e mescolare bene, infine  l'uovo intero e mescolare ancora per amalgamare il tutto.

Ripieno per la variante vegetariana (per una teglia di 15 cm.)
250 gr. bietole (già mondate)
20 gr. mandorle tostate
20 gr. uvetta sultanina
1 spicchio d'aglio
Sale q.b.
Olio evo q.b.

Mettere l'uvetta in una ciotola con acqua fredda per farla idratare.
Tagliare grossolanamente le mandorle tostate.
Lessare le bietole in acqua salata per 10 minuti circa (dipende dalla dimensione delle bietole), una volta cotte scolarle e riporle in una ciotola.
In una padella versare dell'olio e lo spicchio d'aglio, che toglieremo a cottura ultimata: far imbiondire l'aglio e versare le bietole, l'uvetta e le mandorle.
Far cuocere per una decina di minuti.

Riprendiamo la pasta brisée dal frigo, lavoriamola per rendere nuovamente elastico l'impasto e stendiamo con il matterello fino all'altezza di 4/5 mm.
Ricopriamo le due teglie, versiamo i ripieni e copriamo con l'impasto la superficie fino a chiudere.
Decorate a piacere.

Cuocere in forno per 35/40 minuti a 180 gradi con forno ventilato.

Far raffreddare bene prima di sformare sul piatto di portata.







lunedì 6 gennaio 2014

Una scopa...e le feste vanno via!



É arrivata la Befana!!!
I Re Magi hanno raggiunto la grotta del Bambinello con l'aiuto della stella cometa, gli hanno portato i loro doni e la Befana ha portato i suoi doni a tutti i bambini!

La Befana

6 Gennaio, Epifania.
C'é nell'aria una magia.

Mentre dormo nel lettino ed un gatto fa cucù,
dalla casa sulla Luna la Befana viene giù;
fa le smorfie a un pipistrello
e saluta una stellina:
ha compiuto cento anni ma si sente ragazzina!

Salta i fili della luce
però scivola sul tetto:
cade proprio nel camino...
e finisce sul mio letto!




Buona Befana a tutti e da domani...bhé...a domani ci pensiamo con calma!




mercoledì 1 gennaio 2014

Un simbolo...



Benvenuto 2014!!!
Credo che in tanti abbiamo sentito l'esigenza di voltare pagina, di vedere come si sta nel 2014! 
Come succede tutti gli anni, anche quello passato ci ha regalato e ci ha tolto, cose, persone...ecco persone.
Quello che mi manca del vecchio anno é la possibilità di guardarla ancora, di ascoltare ancora le sue domande sempre uguali, le sue paure, le sue mani da signora di una certa età, il suo adorato scialle!
Ed oggi sarebbe stato il suo compleanno...un altro "grande" compleanno...e lo starà festeggiando lassù, seduta ad un tavolo da gioco a giocare a Burraco o a Poker, gioco che adorava!




Ho voluto ricordarla così, con un simbolo, le candele!
Le preparavamo la torta di compleanno per spegnere le sue tante candeline la sera del 31 Dicembre, così, dopo gli auguri ed il brindisi per festeggiare il nuovo anno, festeggiavamo lei ed il suo anno in più...

Auguri nonna!





Per fare queste candele da mangiare ho usato:

Pasta frolla, crema chantilly, caramello e stecchino per fare la forma della fiamma.

La frolla è quella di Montersino, la crema è questa e poi panna montata da unire alla crema per la crema chantilly: ho preparato il caramello e appoggiando degli stecchini su carta da forno, ho versato piccole cucciaiate di caramello sulla punta, ho lasciato raffreddare e le ho appoggiate sulla punta, una volta riempite le candele...

Buon anno a tutti!