domenica 24 maggio 2015

Torta salata con formaggio di capra, pomodori e basilico


Re-cake 2.0

E sono tornata finalmente a produrre per il gruppo Re-cake!
Il mio riferimento é sempre Ileana di Cucina per gioco una delle blogger "capesse" di questo gruppo.
Ho saltato gli ultimi due mesi: sono stati mesi leggermente impegnativi, avvenimenti belli e brutti e quindi, anche Re-cake é passata in secondo piano!

E in questo meraviglioso mese, il Mio mese di Maggio, anche se oberata di importantissime cose da fare, sono finalmente riuscita ad accendere il forno per giocare con Re-cake!

Una torta salata é il tema di questo mese, precisamente si tratta della Goat Cheese, Tomato and Basil Tarte ovvero una Torta salata con formaggio di capra, pomodori e basilico.

Una torta del genere l'ho già fatta ma con una base diversa e un ripieno invece molto simile.
A me piace provare e testare nuove ricette e così ieri mattina, nel mio sabato 'solitario' (visto che i miei uomini erano rispettivamente al lavoro e a scuola) mi sono dedicata a questa torta salata!





Veloce e facile, ho profumato la cucina già a metà mattina e mi é venuta l'acquolina!!!
E con questa favolosa rima, non mi rimane che partire per prima dagli ingredienti nella mia cucina!






Goat Cheese, Tomato and Basil Tart
Torta salata con formaggio di capra, pomodori e basilico

Pasta "pizza"
170 gr farina macinata a pietra di grano duro Cappelli
50 gr farina integrale (mia modifica alla ricetta)
1 cucchiaino di lievito di birra secco
1/3 cucchiaino di sale fino
2 cucchiai di olio evo
1 uovo
80 ml acqua tiepida

Ripieno
2 uova
100 gr yogurt greco
100 gr formaggio di capra (io ho scelto un pecorino semi stagionato)
50 gr farina 00
1 cucchiaino sale fino
1 macinata di pepe
2 cucchiai di basilico spezzettato

Completamento e guarnizione torta
340 pomodorini ciliegina
40 gr formaggio di capra
Olio evo q.b.
Basilico 



                         


Iniziamo preparando la pasta "pizza" per la base della torta.
In una capiente ciotola ho versato le farine, il lievito, il sale ed ho creato un cratere centrale.
Ho versato l'olio, l'uovo leggermente sbattuto e l'acqua facendola incorporare piano piano alle farine.
Dopo aver amalgamato bene il tutto, ho trasferito l'impatto sulla spianatoia e l'ho lavorata ancora per qualche minuto fino a renderla liscia ed omogenea.
L'ho coperta con pellicola alimentare e l'ho messa da parte giusto il tempo necessario per preparare la farcia.

In una boule ho versato lo yogurt greco, il formaggio di capra sminuzzato con una forchetta, la farina, il sale, la macinata di pepe, le uova leggermente sbattute e il basilico tagliuzzato.

Ho ripreso la pasta "pizza" e l'ho stesa in uno strato sottile e ho foderato la tortiera rettangolare con il fondo removibile di cm 20 x 28.
Ho versato la farcia, l'ho livellata e ho posizionato in ordine sparso i pomodorini tagliati a metà e con la parte interna rivolta verso l'alto.
Ho sbriciolato il formaggio di capra ed ho infornato in forno caldo ventilato a 170 gradi per 30 minuti.


                         


Terminata la cottura ho lasciato raffreddare e...l'ho subito assaggiata!
E mi é piaciuta!!!

Io ho preferito tirare la pasta sottile perché amo la croccantezza nella pasta che fa da contrasto al ripieno morbido e saporito.

Bene, anche se quasi in 'zona cesarini' sono riuscita a partecipare al Mese di Maggio!


                               

                                   




                  


giovedì 21 maggio 2015

Charlotte con bavarese alla vaniglia con fragole


Mi sta simpatico il nome Charlotte o mi piacciono le Charlotte???
No, perché in questi ultimi mesi ne ho fatte parecchie, e credo proprio che preparare un dolce come questo, con questo nome dolcissimo mi faccia proprio sentire felice!
Questa ennesima Charlotte l'ho preparata per il compleanno di un amico, è al gusto vaniglia in abbinamento alle fragole.
Per festeggiare un compleanno credo sia una torta giusta, equilibrata nell'insieme, sontuosa quanto basta, chic ma nello stesso tempo semplice e pulita.
E poi, nella stagione estiva, quando devi fare i conti con il caldo, devi studiare preparazioni che non ne risentano troppo.
Quindi via decorazioni esterne e rivestimenti con panna, e largo ai biscotti o paste sigaretta.
E inseriamoci mousse, bavaresi o semifreddi.

In questo dolce ci sono le basi di due Maestri: Luca Montersino e Iginio Massari.
É bello riuscire ad unire basi diverse ed ottenere un giusto connubio.
Ammetto che questa cake-therapy funziona alla grande e mi procura enorme felicità donare questi dolci e partecipare per un attimo alla felicità dei palati altrui!!!




Passo a descrivere il dolce.

Charlotte con bavarese alla vaniglia con fragole
(Per un cerchio di 26 cm di diametro e 7 cm di altezza)

Biscotto Charlotte (di Luca Montersino)

270 gr albumi
250 gr zucchero semolato
250 gr Farina debole (farina 00 per dolci)
180 gr tuorli
Zucchero a velo q.b.

Bavarese alla vaniglia (di Iginio Massari)

120 gr zucchero semolato
20 gr maizena
200 gr tuorli
400 gr latte
2 baccelli di vaniglia
20 gr gelatina in fogli
50 gr burro
900 gr panna montata

Bagna speziata al rum

200 gr acqua
120 gr zucchero
Scorza d'arancia bio
Scorza di limone bio
Stecca di cannella
3 chiodi di garofano
20 gr rum bianco

Meringa italiana (di Iginio Massari)

300 gr zucchero
80 gr acqua
150 gr albumi
50 gr zucchero

Per decorare:
Fragole
Pistacchi in granella
Foglie di menta




Iniziamo con il biscotto Charlotte: ho montato in planetaria gli albumi con lo zucchero fino a consistenza di meringa.
Ho aggiunto i tuorli mescolando a mano con una spatola e a seguire la farina setacciata.
Ho messo tutto nel sac à poche e ho disegnato dei lunghi salsicciotti sulla teglia da forno coperta di carta da forno.
Ho spolverato di zucchero a velo e ho infornato in forno caldo ventilato a 220 gradi per 6 minuti.
Con questo quantitativo si riempiono due teglie.

Ho preparato poi la bagna: in un pentolino ho versato l'acqua, lo zucchero e gli aromi vari.
Ho portato a bollore e alla fine ho versato il rum; ho lasciato in infusione per un'ora e poi ho setacciato con un colino e lasciato raffreddare.

E ora la bavarese: in una boule ho mescolato lo zucchero con la maizena e li ho uniti ai tuorli con i semini delle bacche di vaniglia, e ho mescolato con una frusta.
In un pentolino ho versato il latte con le bacche di vaniglia e l'ho riscaldato portandolo a 80 gradi.
Ho incorporato il latte ai tuorli, ho mescolato e riportato sul fuoco fino a raggiungere l temperatura di 82 gradi.
A questo punto ho aggiunto la gelatina precedentemente ammollata in acqua (acqua pari a 5 volte il peso della gelatina) e subito dopo il burro.
Ho mescolato bene e poi ho mixato con un mixer ad immersione per 4 minuti.
Ho fatto raffreddare fino alla temperatura di 27 gradi e a questo punto ho incorporato con una spatola la panna semimontata, delicatamente.

Iniziamo l'assemblaggio del dolce.
Ho posizionato il cerchio di acciaio su un piano coperto di un foglio di carta da forno, ho posizionato all'interno del cerchio un nastro di acetato e ho tagliato per il lungo il biscotto Charlotte che ho inserito sempre all'interno del cerchio.
Ho tagliato due dischi di biscotto di diametro 20 cm.
Ho posizionato in basso il primo disco, l'ho inzuppato con la bagna, ho versato uno strato di bavarese fino a quasi metà del cerchio e ho versato alcune fragole tagliuzzate.
Ho posizionato il secondo disco di pan di Spagna sulla bavarese facendo leggera pressione, l'ho inzuppato con la bagna ed ho versato fino al bordo del cerchio la bavarese.
Ho coppato aiutata da una spatola lunga e ho messo in congelatore per una notte intera.
L'indomani ho ripreso il dolce, l'ho privato dell'acetato e l'ho posizionato su un sotto torta.
Ho poi preparato la meringa italiana che mi servirà per decorare la parte superiore della torta.
Ho versato in un pentolino l'acqua e lo zucchero, ho fatto raggiungere la temperatura di 121 gradi e l'ho versato sugli albumi in planetaria che avevo già iniziato a far schiumare con l'altra parte di zucchero e qualche goccia di aceto.
Ho fatto montare fino a completo raffreddamento della meringa.
Ho versato poi in un sac à poche e con una bocchetta a stella ho decorato il bordo e ho fiammeggiato con il cannello.
Ho decorato con le fragole e delle foglioline di menta.

Se come nel mio caso avanzano delle preparazioni, bavarese, meringa italiana e biscotto Charlotte, congelate e utilizzate in altre preparazioni oppure componete piccole monoporzioni con gli stessi ingredienti.


                         




lunedì 18 maggio 2015

Torta Caprese


Torta Caprese...siamo in Campania.
In Campania è nata, e anche per sbaglio, e in tanti la riproducono e la reinterpretano.
Questa che ho fatto è tratta dal libro NSZ1 del Maestro Iginio Massari.

Una versione molto cioccolatosa, non c'è che dire!
Sarebbe bello assaggiare la versione originale, quella del famoso pasticcere che per sbaglio creò un dolce che conquistò tantissime persone.
Ma tornare negli anni '20 risulta un po' difficile...

Sfogliando il libro del Maestro, tra i tanti dolci proposti, mi sono soffermata proprio su questa sua 'Caprese'.

Devo dire che è molto buona, morbida dentro e croccantina fuori, mandorle e cioccolato in abbinamento perfetto.

Ve la presento subito...


                         


Torta Caprese (del Maestro Iginio Massari)

Per 2 teglie da 24 cm e 22 cm

285 gr zucchero a velo
35 gr Miele d'acacia
335 gr mandorle leggermente tostate e ridotte in polvere
335 gr burro morbido
168 gr tuorli
35 gr cacao in polvere
85 gr farina 00
6,5 gr lievito in polvere per dolci
400 gr cioccolato fondente al 55% in granella
218 gr albumi
50 gr zucchero semolato

Ho iniziato montando in planetaria con lo scudo il burro con lo zucchero a velo e il miele.
Ho aggiunto lentamente i tuorli alternandoli con la metà delle polveri setacciate (farina, lievito, cacao e farina di mandorle).
Quando tutto è ben montato e amalgamato, ho aggiunto la granella di cioccolato.
Per ottenere la granella ho tritato finemente il cioccolato con il coltello fino a farlo diventare fine.
A questo punto unire la restante metà delle polveri al composto di uova.
Procedo montando gli albumi con la parte di zucchero semolato fino ad una consistenza lucida e corposa.
ho unito delicatamente la meringa al composto utilizzando una spatola.
Ho versato il composto nelle teglie imburrate e infarinate ed ho cotto in forno caldo a 160 gradi ventilato per 40 minuti.
Fate ben raffreddare prima di mettere il dolce sul piatto da portata e spolverare di zucchero a velo. 






sabato 16 maggio 2015

Panini mediterranei ai semi e erbe profumate


Pane da condire, pane da farcire, pane da riempire, pane da condividere!
L'alimento per eccellenza che si replica in tutto il mondo in mille e mille maniere diverse!
È la preparazione in assoluto della quale mi piacerebbe tanto carpire "il segreto" per produrre pani belli e saporiti!

E per fortuna ci sono amiche blogger che propongono tante idee carine che ci spingono subito a provare!
Infatti è il caso di Sabina di Due bionde in cucina che ha proposto questi panini ai semi che subito hanno conquistato le mie papille gustative!
E poi con quelle meravigliose foto che fa...come si può resistere?
Ho subito messo in moto la mia impastatrice...et voilà!

Ho usato farine diverse e un lievito diverso.




Per un break pomeridiano, per un pranzo veloce ma gustoso, durante una partita di calcio in TV...un buon panino vale sempre la pena!




Panini mediterranei ai semi ed erbe profumate

400 gr farina integrale di grano duro Cappelli
100 gr farina integrale di grano tenero
300 gr acqua
14 gr lievito madre essiccato
8 gr sale
1 cucchiaino di zucchero di canna
10 gr burro (si può sostituire con lo stesso peso di olio di semi)
80 gr semini vari (girasole, semi di lino, semi di sesamo, semi di zucca)
2 cucchiai di timo e origano fresco

Ho versato in planetaria le farine e il lievito madre essiccato, lo zucchero, il sale, il burro ammorbidito ed ho iniziato a far girare il gancio.
Ho iniziato ad aggiungere l'acqua poco per volta fino a far incordare l'impasto.
La massa deve risultare morbida e se cambiate farina dovete stare attenti a quanta acqua richiede la farina che intendete usare.
Nel mio caso ho avuto necessità di un'idratazione del 60%.
Alla fine, quando l'impasto é pronto per la prima lievitazione, aggiungere i 3/4 dei semini e le erbette sminuzzate.
A questo punto mettere in una ciotola ampia a lievitare per 2,5 ore circa in luogo riparato (io uso il forno spento con la luce accesa).
Al termine, prendere l'impasto e lavorarlo per un minuto circa: formare dei panini (io li ho fatti di 70/80 gr ciascuno) e posizionarli su una placca da forno, con carta da forno, ben distanziati.
Spennellare i panini con delicatezza con dell'acqua e versarci su i restanti semini.
Coprire ancora con pellicola e far lievitare fino al raddoppio di volume.
Cuocere i panini in forno caldo statico a 220 gradi per 20 minuti circa.
Farcirli a piacere o servirli a tavola da soli.


                         

                                

                                



Io ho farcito i panini con della mozzarella locale, da noi detta 'bomba' perché la mozzarella pesa 500 gr.
É saporitissima e con l'aggiunta di fette di pomodoro, una spruzzata di sale, irrorata di olio evo e con qualche foglia di basilico...rende questo panino irresistibile!
Ho provato anche ad usare la mozzarella di bufala e c'è solo l'imbarazzo della scelta!!!



                         

                          


martedì 12 maggio 2015

Fettucce integrali con fave e pomodori sott'olio


Una pausa dalla preparazione di dolci per un primo piatto primaverile e vegetariano!

Stavo facendo un giro tra i blog di alcune amiche foodblogger e mi sono soffermata su un primo preparato da Maria Grazia (Il blog di Picetto) che ha utilizzato le fave fresche per un primo tipico calabrese.
Mi ha stuzzicato la voglia e, visto che siamo ancora in periodo e ci sono ancora fave, ho preparato delle  fettucce integrali, molto gustose e colorate che mi sono piaciute molto.

Ho utilizzato prodotti tipici della nostra regione, fave e pomodori sott'olio con un altro paio di ingredienti molto stuzzicanti!





Fettucce integrali con fave e pomodori sott'olio

Per 2 persone

160 gr fettucce integrali (io uso la pasta Garofalo)
12/14 baccelli di fave fresche
6 pomodori sott'olio
1 spicchio d'aglio
Zeste di un'arancia bio
Pan grattato q.b.
Olio q.b.
Sale q.b. 

Ho pulito i baccelli di fave ed ho privato i singoli semi della buccia e li ho riuniti in una ciotola.
Intanto ho portato a bollore l'acqua e ho messo a cuocere le fettucce salando l'acqua.
In una padella ho messo sul fondo lo spicchio d'aglio (che toglierete appena imbiondito) e due cucchiai d'olio.
Io ho moderato il consumo di olio ma se potete abbondate perché il piatto lo richiede!
Ho fatto appunto imbiondire l'aglio e l'ho tolto subito dopo, ho aggiunto i pomodori sott'olio tagliati a striscioline e subito dopo ho aggiunto le fave.
Ho fatto saltare per un paio di minuti e poi ho aggiunto tre cucchiai di acqua di cottura della pasta.
Nel frattempo ho versato un cucchiaio d'olio in un altro padellino e due cucchiai di pan grattato e ho fatto rosolare fino a colorare leggermente il pane, mescolando con un cucchiaio.
Appena la pasta é pronta, la versate subito in padella sul condimento di fave e pomodori e a fuoco vivo spadellate per bene.
Aggiungete qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta se dovesse risultare troppo asciutta.
A questo punto spegnete il fuoco e aggiungete le zeste d'arancia e mescolate.
Impiattate e cospargete di pan grattato condito e altre zeste d'arancia.
Buon pranzo!!!


                         

                         


domenica 10 maggio 2015

Semifreddo al caffè per la festa della Mamma!


Festa della Mamma, dolce per la Mamma.
Un dolce che la rappresenti...un dolce "strong" ma dolce, come é lei.
La mia mamma é proprio così, forte, decisa e dolce!
E questo semifreddo racchiude davvero l'essenza di queste qualità.
E a me, che non bevo caffè, il caffè non mi piace, non lo uso facilmente...é moooooolto piaciuto!!!
É un dolce del Maestro dei Maestri, Iginio Massari.
Tratto dal suo NSZ4, diverse preparazioni che come per magia prendono corpo in un insieme delicato ma deciso, morbido e vellutato.
Inutile dire che ci sono mille imperfezioni, tante che si vedono bene ad occhio nudo, ma come si può arrivare alla perfezione assoluta del Maestro? Non si può! Almeno per me... Ma poi, come si può arrivare ad essere almeno decenti senza passare dai fossi e cunette, dalle cadute rovinose e le ammaccature?
Ed io sono proprio lì, all'inizio del percorso...

Ma io sono testarda e decisa a proseguire...e s'impara solo provando, provando, provando...





Semifreddo al caffè (del Maestro Iginio Massari - NSZ4)

Pan di Spagna (ho dimezzato le dosi rispetto all'originale)

200 gr uova
140 gr tuorli
170 gr zucchero semolato
1 baccello di vaniglia
150 gr farina 00
50 gr fecola
50 gr burro fuso

Crema pasticcera al caffè 

250 gr caffè ristretto
15 gr caffè liofilizzato
150 gr zucchero
100 gr tuorli
15 gr amido di mais

Bagna al caffè 

450 gr caffè espresso
300 gr zucchero
90 gr liquore al caffè

Meringa all'italiana 

300 gr zucchero
80 gr acqua
150 gr albumi
50 gr zucchero

Crema semifreddo:
500 gr crema pasticcera al caffè
500 gr meringa all'italiana
1000 gr panna montata

Ho iniziato preparando il pan di Spagna: ho versato nella bacinella della planetaria le uova e i tuorli, lo zucchero semolato e i semi della bacca di vaniglia e ho scaldato a bagno maria fino ad una temperatura di 50 gradi.
Ho poi montato con la frusta fino alla giusta consistenza.
Ho poi aggiunto a mano la farina e la fecola setacciate con una spatola e il burro fuso ma freddo.
Ho cotto il pan di spagna in una teglia di 24 centimetri di diametro e in una teglia quadrata di 20 centimetri in forno caldo a 180 gradi per 20 minuti.
Ho fatto raffreddare.

Ho preparato poi la crema pasticcera al caffè: in un tegame ho portato a bollore il caffè espresso e quello liofilizzato, in una boule ho mescolato i tuorli, lo zucchero e l'amido.
Ho versato il caffè bollente sulle uova, ho mescolato con una spatola e l'ho portato nuovamente sul fuoco fino a cottura.
Ho immediatamente raffreddato in un bagno maria di acqua e ghiaccio e poi, versata in una pirofila larga e bassa, coperta da pellicola, l'ho messa a raffreddare in frigo.

Ora la bagna: in un pentolino ho fatto bollire il caffè espresso, lo zucchero e dopo ho versato il liquore.
Mescolato bene, ho lasciato raffreddare.

Ora la meringa: in un pentolino ho versato i 300 gr di zucchero e l'acqua, ho portato a 121 gradi e ho versato lo sciroppo sugli albumi che avevo nel frattempo iniziato a montare con i restanti 50 gr di zucchero.
Ho montato fino a raffreddamento.

Ho semimontato la panna ed ho preparato la crema semifreddo: in una grande boule ho versato i 500 gr di crema pasticcera al caffè, i 500 gr di meringa italiana e mescolato per amalgamare, e la panna semimontata mescolando con una spatola delicatamente.

A questo punto ho tutto il necessario per iniziare a montare i semifreddi.

Ho preparato, con queste quantità, 1 cerchio di 24 cm di diametro e 7 cm di altezza, un cerchio di 16 cm di diametro e 5 cm di altezza e un quadrato di 20 cm e 5 cm di altezza.
Li ho poggiati tutti su dei piani e su di essi un foglio di acetato, oltre che inserire l'acetato lungo i bordi interni dei cerchi e del quadrato.
Ho tagliato due basi dal pan di Spagna tondo di 20 cm di diametro e dagli avanzi ho ritagliato una base di 16 cm di diametro per il cerchio piccolo.
Dal pan di Spagna quadrato ho ritagliato due basi di 16 cm.
Tutto il pan di Spagna l'ho pulito dalla parte esterna di cottura.

Ho poggiato al centro del cerchio grande la prima base tonda, l'ho inzuppata moderatamente ed ho coperto con la crema semifreddo fino a metà.
Ho poggiato l'altra base di pan di Spagna, inzuppata, e ho finito con la crema semifreddo.
Ho livellato con una spatola ed ho messo in congelatore per una notte.
Lo stesso procedimento l'ho utilizzato per l'altro cerchio piccolo e il quadrato.

L'indomani ho liberato i semifreddi dai cerchi e dal quadrato, dall'acetato e li ho poggiati sui piatti di portata. 
Ho decorato con una spruzzata di cacao amaro, una spatolata di gelatina neutra, dei chicchi di caffè e delle placchette di cioccolato bianco.

                         

                         

                         

                         

                      




venerdì 1 maggio 2015

Hamburger di meringa con Namelaka e more


Maggio, il mese che in assoluto preferisco! É il mio mese...
La Primavera che esplode, i colori che invadono, i profumi dei fiori d'arancio che adoro...non c'è condizione migliore della Primavera per risvegliarsi dall'inverno cupo e uggioso, dalla pigrizia e dall'insofferenza!
Un po' di energia in più, voglia di stare fuori casa, calpestare un prato, comprare piante e organizzare un giardino tutto bello sistemato!!!
Che eccitazione quando decido di andare nel solito vivaio e strabuzzare gli occhi alla vista di tutte quelle meravigliose piante, quei fiori che ti chiamano, scegliere solo il 5% di quello che vorrei comprare e riempire l'auto come se fosse un giardino su 4 ruote!!!
Poi torni a casa e prendi guanti, ti metti comoda e inizi a interrare, cambiare vasi, piantare qui e là, e a volte...mentre prendi i sacchi di terriccio rimanere bloccata con la schiena e disperarsi!!!
Eh si, mi é capitato eccome!!! E son dolori...

Questo insolito hamburger dolce, fatto di meringa e farcita con crema Namelaka e more, é decorata con i colori del mio giardino...




Hamburger di meringa con Namelaka e more

Per la meringa francese:

200 gr albumi (possibilmente vecchi di 2/3 giorni)
400 gr zucchero semolato (finissimo)
3/4 gocce di aceto

Crema Namelaka (di M. Santin)

510 gr cioccolato bianco
300 gr latte intero
15 gr glucosio
5 gr gelatina
600 gr panna fresca

500 gr more fresche
Granella di pistacchio

Ho iniziato preparando la meringa: ho versato in planetaria gli albumi, ho azionato la frusta e ho fatto schiumare versando l'aceto.
Ho versato piano piano lo zucchero, in più riprese, e ho fatto montare fino a completamento della meringa.
Ho preparato le teglie con carta da forno (ne ho riempite 3) e ho disegnato le basi della meringa con un pennarello.
Ho versato la meringa in un sac à poche con bocchetta liscia media e ho formato  dei cerchi.
Ho infornato in forno ventilato a 110 gradi per 3 ore con un mestolo di legno tra lo sportello del forno: serve per far fuoriuscire l'umidità.
Trascorso il tempo di cottura ho spento, tolto il mestolo e ho lasciato le meringhe in forno spento e chiuso per una notte intera.

Ho preparato poi la Namelaka: in un pentolino ho versato il latte e il glucosio, ho portato a bollore e ho spento.
Immediatamente ho unito la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e ben strizzata e ho mescolato con una frusta.
Ho versato in una boule ampia, dove ho spezzettato il cioccolato bianco, e ho mixato con un mixer ad immersione.
Subito dopo ho versato la panna fredda sempre mixando per qualche minuto.
Ho coperto con pellicola alimentare e ho riposto in frigo per 12 ore.
L'indomani ho ripreso la Namelaka e l'ho montata con le fruste.


                         
  

Ho preparato il dolce farcendo di Namelaka una base, ho inserito le more nella parte esterna e ho sovrapposto una seconda base.
Decorato con granella di pistacchio, salsa di more e fiori edibili.