domenica 31 gennaio 2016

Tortelli fritti alla ricotta


Passate le feste di Natale, Capodanno e l'Epifania, siamo stati catapultati nel periodo carnevalesco!
Allo scattare dell'ora "X" su Facebook, sul web in generale, sui magazine c'è stata una sovrabbondanza di immagini di dolci tipici delle feste di Carnevale! 
Personalmente ho fatto indigestione senza mangiarne, ma solo guardandole...

Sicuramente in questo periodo una bella ciotola di chiacchiere le avrei preparate di certo, ma solo quelle.
Invece, complice la mia amica Anna Rita, le nostre chiacchiere culinarie e i libri di Iginio Massari, si é palesata improvvisamente la voglia di provare una ricetta fritta del Pasticcerie dei Pasticceri.
Chi possiede libri di Iginio Massari mi può capire: sfogliare quelle pagine con quei capolavori di pasticceria, guardare quelle immagini di dolci perfetti che ne percepisci persino il profumo ed il sapore, leggere le sue ricette, le sue indicazioni fin nei minimi particolari, non ti può lasciare indifferente, neanche se ti eri ripromessa di non produrre altri dolci in questo momento!!!

La ricetta scelta tra le tante è stata questa dei Tortellii fritti alla ricotta: l'ho presa da NSZ2.
Con la scusa della ricotta in frigo che volevo consumare quanto prima...ho preso farina, acqua, burro e tutti gli altri ingredienti e ho fritto questi ravioli!
Dei piccoli bocconcini farciti che si fanno mangiare mooooooolto volentieri!





Eccovi la ricetta:

Tortelli alla ricotta (di I. Massari)

(Rispetto le quantità indicate nella ricetta originale, io ho ridotto tutto a 1/5)

200 gr acqua
10 gr zucchero
3,6 gr sale
100 gr burro
180 gr farina bianca 00
240 gr uova
Scorza grattugiata di 1 limone

180 gr ricotta vaccina
50 gr zucchero a velo

Olio di semi di arachide per friggere

Ho versato in un tegame l'acqua, il sale, lo zucchero e il burro e ho portato a bollore.
Ho versato poi la farina setacciata e ho mescolato per un paio di minuti con un cucchiaio di legno.
Ho poi passato il composto in una boule e l'ho lasciato leggermente raffreddare: ho grattugiato la scorza del limone e ho aggiunto un uovo per volta mescolando molto bene prima di inserirne un altro.
Ho versato il tutto in un sac à poche con bocchetta liscia nr. 11 e ho predisposto l'occorrente per friggere.
Ho usato un foglio di carta da forno della grandezza del tegame in cui ho fritto e ho formato tante piccole palline (larghe 3-4 cm) 
Appena l'olio é a temperatura, ho immerso la carta da forno nell'olio, ho lasciato che le palline cadessero nell'olio e ho tolto la carta.
I tortelli devo cuocere immersi nell'olio (aiutatevi con una schiumarola per tenerli immersi) fino a doratura.
Fateli ben scolare e asciugare e infine raffreddare.
Nel frattempo ho preparato la crema di ricotta: ho fatto perdere l'acqua alla ricotta, dopodiché ho aggiunto lo zucchero a velo e poi l'ho setacciata.
Ho tagliato i tortelli, ho farcito, usando un sac à poche, con la ricotta e ho cosparso di zucchero a velo.


                           




mercoledì 27 gennaio 2016

La via del tè: crostata con ganache al tè Matcha


Con il cioccolato non si sbaglia mai!
Preparare un dolce, seppur semplice, con il cioccolato, rende tutti felici e rende il dolce un dolce eccezionale!
L'ispirazione questa volta l'ho avuta dal mitico Maurizio Santin, il cuoco nero, Black Santin!!!
Il tè nella preparazione della ganache l'ho aggiunto io e il risultato è gradevolissimo.
Mio figlio ha approvato in pieno: ci fa colazione, merenda, se la porta a scuola...
E' una crostata con una ganache al tè Matcha: questo tè regala un sapore decisamente particolare, pizzicante sulla lingua, fresco, ha un colore verde brillante e la sua polvere è finissima.
E' un tè giapponese con proprietà antiossidanti elevate, superiori a tutti i tè verdi comuni ed è ricco di vitamine.
L'unica nota 'stonata', almeno per me, è che contiene parecchia caffeina: ed io con la caffeina devo stare proprio attenta...
Ma per il resto, usando dosi adeguate, il tè matcha può essere aggiunto in tante preparazioni.
Il suo colore verde bellissimo invoglia tanto ad usarlo!

Se avete voglia di fare un dolce semplice e buono, prendete nota e fatelo subito!




Crostata con ganache al tè Matcha (di M. Santin)
(il tè è una mia aggiunta)

Pasta frolla Robuchon

500 gr farina 00
210 gr burro
190 gr zucchero semolato
179 gr tuorli d'uovo
1 bacca vaniglia

Ganache al tè Matcha

200 gr cioccolato fondente al 50%
150 gr panna
50 gr latte
1 uovo intero
1 cucchiaino e 1/2 di tè Matcha

Ho iniziato preparando la frolla Robuchon che è una frolla ricca di tuorli ed ha la particolarità di diventare molto plastica e ben lavorabile: si può stendere molto sottilmente.
Ho setacciato metà della farina in planetaria, ho aggiunto il burro morbido a pezzi regolari, le uova con lo zucchero mescolati insieme e i semi della bacca di vaniglia, dopodichè ho aggiunto l'altra metà della farina setacciata.
Ho azionato la planetaria a bassa velocità ed ho aspettato che tutto fosse amalgamato.
Ho preso il composto, ho finito a mano formando un panetto, l'ho ricoperto di pellicola e l'ho riposto in frigo per almeno 6 ore.

Ho preparato la ganache: ho messo in un pentolino la panna, il latte e il tè matcha.
Con una spatola ho sciolto bene il tè e ho portato a bollore.
Ho versato la panna sul cioccolato tritato ed ho mescolato bene con una spatola: consiglio di non utilizzare assolutamente la frusta perchè altrimenti si rischierebbe di incorporare aria e quindi ci sarebbe la formazione di bollicine in superficie.
Appena il cioccolato è sciolto unire l'uovo intero e mescolare bene.

Trascorso il tempo di riposo in frigo, ho ripreso la frolla, l'ho stesa ad un'altezza di mezzo centimetro e ho rivestito un cerchio di 22 cm. e uno di 18 cm.
Io ho usato i cerchi microforati con la teglia microforata: si ha una cottura uniforme e la frolla resta perfettamente salda sulle pareti.
Ho bucato con i rebbi di una forchetta il fondo delle frolle ed ho effettuato una cottura in bianco in forno caldo ventilato a 170 gradi per 14/16 minuti e comunque fino a colorazione.

Ho sfornato, ho versato la ganache nelle frolle ed ho rimesso in forno a 110 gradi con forno ventilato per 12/14 minuti fino a che la ganache non si rassoda.

Terminata la seconda cottura, ho sfornato ed ho aspettato il raffreddamento completo delle crostate prima di posizionarle sui piatti di portata.





giovedì 14 gennaio 2016

Challah...corona di rose al miele d'arancio



"Ti regalerò una rosa

Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore"

Simone Cristicchi




Una corona di roselline per formare la Challah, un pane ebraico, leggermente dolce, che fa parte del pasto del Sabato.
La forma originale é di una grande treccia, questa versione a forma di corona fatta tutta di roselline, é una versione proposta da Re-cake.

Un piccolo lievitato per cominciare questo nuovo anno in compagnia degli amici di Re-cake, per condividere la nostra passione per la cucina.
La proposta mi é subito piaciuta per la forma aggraziata, per queste rose in cerchio, per questo fiore gentile prestato alla cucina.
Di facile realizzazione e di buona riuscita, poco dolce e piacevole all'assaggio si può abbinare a delle confetture, marmellate, si può mangiare a colazione o per uno spuntino nel momento del languorino! 

Questa é la locandina con la ricetta del mese di Gennaio.


                         
  

Io ho modificato poco: ho usato una farina integrale di grano duro macinata a pietra unita alla semola e l'ho insaporita con del miele d'arancio e succo d'arancia.




Challah

350 gr farina integrale di grano duro macinata a pietra Cappelli
150 gr semola di grano duro
10 gr sale
25 gr zucchero semolato alla vaniglia (ottenuto mettendo in un barattolo lo zucchero semolato e le bacche usate di vaniglia)
4 gr lievito secco attivo
1 uovo grande
40 ml olio di arachide
40 gr miele d'acacia 
150 ml acqua
q.b. granella di zucchero

Per la finitura
100 ml succo d'arancia
2 cucchiai di miele d'arancio
Zeste d'arancia bio


Ho setacciato le farine in planetaria, ho azionato il gancio e ho iniziato a versare il lievito, lo zucchero, l'olio, l'uovo ed infine il sale disciolto in una parte del totale dell'acqua e la restante acqua.

Chiaramente la quantità d'acqua varia a seconda della farina che usate, a seconda di quanto ne richiede, per cui la quantità che é presente negli ingredienti é puramente indicativa.
Continuare a mescolare fino a quando l'impasto risulta ben amalgamato e morbido.
Spegnere la planetaria, prendere l'impasto e finirlo di lavorare sulla spianatoia.
Formare una palla e porlo in una ciotola leggermente cosparsa d'olio.
La quantità di lievito che io ho usato é minore rispetto alla quantità indicata nel ricetta proposta dallo staff di Re-cake, per cui i tempi di lievitazione sono più lunghi.
Io ho posto la ciotola, coperta da pellicola, in frigo e l'ho lasciata lievitare per 24 ore, finché comunque é raddoppiato il volume.

L'indomani ho posto fuori dal frigo la ciotola con l'impasto e l'ho lasciato a temperatura ambiente per 30 minuti prima di riprenderlo e lavorarlo.

Ho preparato intanto una teglia di 24 cm di diametro, ho ricoperto con carta da forno e ho messo al centro una piccola teglia rotonda per delimitare bene lo spazio per le roselline.
A questo punto ho diviso in due il lievitato ed ho steso le due parti con il matterello ad un'altezza di mezzo centimetro.



                         



Ho ricavato dei cerchi di 12 cm di diametro con cui ho formato le piccole rose.

Le rose le ho formate così: ho sovrapposto tre cerchi, ho versato dello zucchero in granella e ho arrotolato su se stessi i cerchi.
Con un coltello affilato ho tagliato a metà il rotolino ottenuto e ho poggiato nella teglia le roselline ottenute poggiando sul fondo la parte piatta.

Ho distanziato le roselline di 2 cm circa l'una dall'altra formando così una corona.
Ho coperto con pellicola alimentare e ho messo a lievitare ancora per 2 ore circa.

Trascorso il giusto tempo per raddoppiare quasi di volume, ho infornato in forno caldo ventilato a 180 gradi per 20 minuti circa.

Nel frattempo ho preparato la salsa che mi servirà per finire il dolce.

Ho spremuto un'arancia, ho filtrato il succo e l'ho leggermente riscaldato, ho aggiunto 2 cucchiai di miele d'arancio e ho mescolato bene.

Trascorso il tempo di cottura della Challah, l'ho tolta dal forno e con un pennello ho spennellato ancora calda la corona facendo assorbire tutta la salsa al miele e arancia.



E ora prova assaggio!!!



                         





Grazie amiche di Re-cake 2.0, mi sono divertita! Alla prossima!!!

          
  

sabato 9 gennaio 2016

Tortino di Alici al forno


Ben ritrovati!!! Buon 2016 a tutti! 
Tutti pronti ad affrontare nel migliore dei modi questo nuovo anno?
Pronti a caricarci d'energia positiva? 
A me ce ne vuole tanta, ma proprio tanta...mi servono flebo di energia!
Ho passato i giorni di festa un po' malaticcia, chiusa in casa con tante medicine che mi circondavano!
Mi ritrovo adesso ancora un po' stonata e priva di quella lucidità che servirebbe per proseguire le mie attività...visto che oramai il lavoro è ripreso a pieno ritmo! 
Diciamo che delle festività natalizie ho goduto della parte riposante...anche se forzata.
Ma ce la farò, riprenderò vigore in men che non si dica!!!

Stamattina, dopo aver accompagnato mio figlio a scuola, sono andata a far la spesa.
Prima tappa il nostro fidato fornitore di pesce!
Aveva una quantità di pesce meraviglioso, tanta voglia di comprare tutto!
Ma oggi mi sono "accontentata" di due specie marine: vongole e alici.
Spesso il pranzo e la cena li organizzo lasciandomi ispirare durante la spesa, così come é successo stamattina.
Con le vongole ho deciso di preparare un sugo con cui ho condito poi delle tagliatelle, che é uno dei sughi di pesce che preferisco, mi ricorda tanto quando lo faceva mia nonna, una meraviglia!!!
Per le alici ho avuto subito in mente di realizzare un tortino, semplice, in forno.

Il pesce azzurro é notoriamente una fonte incredibile di omega 3, grassi insaturi e calcio, ferro, fosforo, selenio, proteine...
Insomma, queste alici fanno benissimo e sono buonissime, si possono cuocere in tanti modi diversi, ognuno delizioso e poi costano poco!
Pesce ottimo, basso costo, ottimi nutraceutici.
Anche per queste ragioni, il pesce azzurro, ma anche il pesce in generale, io preferisco cuocerlo nel modo più semplice, con cotture brevi e senza alterare i sapori e di conseguenza le proprietà.
Al sud siamo ben abituati con il pesce, siamo fortunati sia perché ce n'è in abbondanza sia perché sappiamo cucinarlo bene!
Non me ne vogliano tutti coloro che non fanno parte del "sud" ma bisogna ammettere che la nostra cucina marinara può far scuola.
Troppi intingoli, troppe salse, cotture lunghe, coprono i sapori, coprono il gusto stesso del pesce.




Tortino di alici al forno

(Per 4 persone)

1/2 kg alici
10 pomodorini
Olio evo q.b.
Pangrattato q.b.
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.



Pulite le alici togliendo la testa e le interiora, poi la lisca lasciando intera l'alice e sciacquate velocemente sotto acqua fredda.
Mettete su carta assorbente e asciugate il pesce.




Prendere una teglia da forno bassa (io ho usato una teglia tonda di 22 cm), versare un filo d'olio evo sulla superficie e posizionare le alici aperte a raggiera.
Cospargere con poco pangrattato, olio, la metà dei pomodorini tagliati in 8 e del prezzemolo.
Formare un altro strato di alici e condirle con gli stessi ingredienti e una leggera macinata di sale.




Cuocere in forno caldo ventilato a 200 gradi per 10 minuti circa.
Servire tiepido.